torek, 25. april 2017

Cosa si intende per autoipnosi regressiva


Non necessariamente eseguita a puro scopo terapeutico, l’autoipnosi regressiva permette di entrare in un uno stato chiamato tecnicamente trance, che può essere più o meno profondo.
Tramite questa tecnica, si possono “rivivere” esperienze legate alle varie fasi della vita di un individuo. Se non eseguita a scopi di ricerca, questa forma ipnotica, vede come principale motore di attivazione, la ricerca negli eventi passati di un qualcosa legato al presente.





Il suo scopo


Tra i vari obiettivi di questa particolare forma di regressione, vi è quella di utilizzare le tecniche comuni di ipnosi al fine di aprire una sorta di finestra temporale sul proprio passato per scoprire eventi legati, ad esempio, ad un determinato quadro clinico.

Questa connessione, in pratica, non fa altro che andare ad indagare sulle diverse fasi della vita quali l’adolescenza, l’infanzia, la nascita fino ad arrivare alla fase intrauterina. I terapeuti sostengono che proprio in questa peculiare forma di regressione, si possono andare ad individuare gran parte delle cause, se non addirittura tutte, degli innumerevoli mali che affliggono gli esseri umani.

Rivivere vite passate


Per una parte di esperti, la regressione è, invece, una possibilità tramite le quale si rivivono anche passate vite. La teoria si basa partendo dal concetto di trasmigrazione delle anime e della reincarnazione.



Questi terapisti, quindi, sostengono che durante questa fase, il soggetto potrebbe entrare in contatto con scene, immagini ed eventi, che sono associati a situazioni che sembrano appartenere ad un lontano passato di una qualche vita passata.

Ovviamente, come in ogni campo, vi sono anche gli scettici, che reputano tutto questo, un semplice prodotto della fantasia o anche un contenuto simbolico della psiche, come uno psicodramma.

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